L'onicofagia è un brutto vizio che consiste nel mangiarsi le unghie, un problema di cui soffrono, secondo le statistiche, 5 italiani su 100.Il problema inizia a manifestarsi molto presto, già dall'infanzia, e nell'età adolescenziale raggiunge il suo massimo (statisticamente ne soffre 1 ragazzo su 10): se non si affronta e si risolve presto, il vizio rimane anche nell'età adulta.L'onicofago, inoltre, può non limitarsi a mangiare le proprie unghie, ma anche le pellicine e le cuticole circostanti.A soffrire di questo problema è in maggior parte il sesso maschile.Ma perché si mangiano le unghie?Le principali risposte sono da cercare in ambito psicologico:
Perchè è un modo per controllare l'aggressività

- Perchè si esprime un bisogno di attenzione
- Perchè si vuole controllare uno stato di ansia
- Perchè ci si annoia e lo si fa in maniera compulsiva
Le conseguenze di questo vizio sono diverse:
- Si trasportano germi e microbi dalle mani alla bocca e poi dalla bocca alle dita.
- E' più facile che compaiano carie ai denti, in quanto si intacca la sostanza adamantina degli incisivi.
- Si possono avere conseguenze sulla propria auto stima, avendo delle mani non "presentabili".
Si può provare una terapia farmacologica che, attraverso l'uso di farmaci antidepressivi, o a base di vitamina B: stimolando l'attività della serotonina nel cervello, aiutano a controllare l'impulso del mordere.C'è anche una terapia comportamentale, che attraverso diverse fasi, permette di sostituire il vizio con un altro tipo di comportamento.Le consistono nell'applicare sulle unghie dei prodotti dal sapore sgradevole: in questo modo, si associa una sensazione brutta all'atto del mangiarsi le unghie.
Consigli
Per sistemare i danni provocati dall'onicofagia, applicate quotidianamente prodotti specifici (olio di germe di grano, etc) ed assumete integratori alimentari a base di ferro, cisteina e cistina.