Un fiore assetato di carezze
Siete riuscite in fine a cancellare il mio sorriso. Ora spero sarete contente?
Disse il fiore alle api, che continuavano a succhiare il suo nettare, senza mai nulla darle in cambio, ne un saluto, ne un grazie, ne una carezza. E così come un rivolo d’acqua vede mutar la sua natura in volatili particelle al sorgere del sole, così questo fiore vide mutare il suo sorriso in tante piccolissime delusioni a contatto con l’indifferenza.
Ebbene carina invece di ringraziare!
Rispose una delle api.
Ringraziare di cosa?
Guarda un po’ questa!
Disse una delle api innervosita.
Del lavoro che facciamo per te!
Voi state lavorando per me? Questa è bella poi!
Disse il fiore incredulo.
Si bella, proprio bella!
Ripetè l’ape facendo il verso al fiore.
Di grazia signore api, potrei sapere di cosa dovrei ringraziarvi?
Cara fiorellina impaurita, noi stiamo spargendo i tuoi semi nella vita.
Il fiore si fermò nel proferir parole, e vide tornare altre api a succhiare dal suo nettare, mentre altre avevano già ripreso il volo.
Hai capito allora cara a cosa serviamo, noi stiamo diffondendo la tua essenza.
Si ho capito!
Disse tristemente il fiore.
Le api erano deluse, il fiore era deluso, qualcosa non andava per il verso giusto in questo piccolo progetto della vita, che era sì un tassello minuscolo, ma essenziale affinchè il grande progetto si potesse realizzare.
E fu così che l’ape regina accorse a parlare col fiore.
Caro fiore cosa ti rende tanto triste?
Mille api signora, attingono dal mio cuore e nessuna si ricorda mai di farmi una carezza, un complimento, tutte prendono, prendono e si dimenticano che stanno portando via con loro, un pezzo di me.
L’ape regina carezzò i petali del fiore, e nel guardare le sue operaie disse:
Avete un ruolo essenziale, mie care, ma questo fiore soffre perché non sente amore attorno al suo cuore, voi che amore date perché un poco non lo donate?
Le api si guardarono l’una con l’altra, mentre un senso di colpa prese a pervaderle il cuore.
E poi rivolgendosi alla loro Regina dissero:
Madre come sempre alla tua saggezza dobbiamo inchinarci, da oggi non mancheremo di omaggiarla.
E fu così che il fiore ritrovò il sorriso.
Non dare mai nulla per scontato, si sempre grato a chi a suo modo ha dato.
La gentilezza è figlia della saggezza, nel tuo cuore non ne misurerai solo l’altezza ma anche l’ampiezza.
La gentilezza è quel sorriso che sa donar ebbrezza, la gentilezza è un una mano avezza alla carezza.
La gentilezza è quel dono, che non necessità del denaro il suono.
A chi ha saputo dare, non dimenticar mai di innalzare altare, anche una sola parola per un cuor può divenir corona.
La gentilezza ha un segreto, chi la riceve te la torna indietro, ma la magia più grande è che la moltiplica per tante.
Si col prossimo gentile, a volte basta poco, una parola parlata o scritta, ma stanne certo che al cor andrà dritta.
10 commenti:
cara pina,come stai?non ti ho più "sentita"tutto bene....posti sempre delle cose troppo carine...un bacio da maria anna
Non lo dico perchè sono di parte (essendo tuo marito) ,ma questo racconto ha un significato molto profondo.
Bel racconto!
FRUFRUPINA
bello questo racconto .
La gentilezza pochi ne conoscono il significato credimi.
Quando ho cominciato a camminare qui, dentro a questa "avventura" del blog,
scrivevo su diablogando argomenti diversi che poi via via ho abbandonato...
Uno di questi era il bon ton ovvero quelle regolette preziose che è utile e doveroso tenere a mente nei rapporti con il nostro prossimo.
Ma, è ovvio, il bon ton non è da confondersi con le più elementari norme di quella buona educazione doverosa ai fini di un rapporto improntato sul rispetto reciproco...
Penso a ciò che ci veniva insegnato dalle nostre mamme, anche sotto forma di "prediche" giornaliere dense di raccomandazioni e anche, a volte, di minacce...
L'educazione si coniuga benissimo con la gentilezza ....
Scrisse LAO-TZU
La gentilezza delle parole crea fiducia.
la gentilezza di pensieri crea profondità.
la gentilezza nel donare crea ..Amore
TI AUGURO UN FELICE POMERIGGIO..LINA
Felice giornata dolce Fru, e grazie per questo racconto,ne farò tesoro! Un abbraccio...Angy
ti chiedo scusa (ma non mi chiedere il perchè) buona nottata
Solo quando il sitar è ben accordato possiamo danzare all’unisono con il cuore degli uomini.
Grazie assai care amiche, grazie per aver manifestato il vostro meraviglioso amorevole cuore.
Ciao Fru, buona serata e una dolcissima notte!^_^
ti ho letto
ti ho seguito
ho letto la tua presentazione
un forte abbraccio a te pina
saba
FRUFRUPINA
Stavo per chiudere il blog e ho trovato il tuo dolcissimo commento.
Non so perchè ogni volta che mi fanno un complimento mi commuovo.
Sono una romanticona ..
IO amo sognare a volte sogno l'impossibile ,e nei sogni tutto diventa possibile .
La spiaggia dei sogni è un luogo dentro al nostro cuore... nella nostra anima... nella spiaggia dei sogni, trovano posto le nostre speranze e i nostri sogni ...
senza saperlo, ognuno di noi cerca questo spazio continuamente, dove isolarsi per poi riprendere la vita, con le sue corse e i suoi ritmi frenetici...
nella nostra spiaggia dei sogni, noi siamo noi stessi.
Sogno per semplicemente vivere,impercettibilmente alto e lontano, nel cuore e nell'anima , dove il cielo diventa blù e il silenzio si luce.
Si capisce che io e te nonostante gli anni che ci separono siamo simile ... Siamo delle Romanticone
E ora di andare a ....Nanna!!!
BUONA NOTTE A DOMANI
LINA
Posta un commento